Il calendario persiano, spiegato in modo semplice

In Iran lo strumento per calcolare il trascorrere del tempo è diverso da quello di quasi tutti gli altri Paesi, con l’eccezione del vicino Afghanistan.
Mentre in Italia e – più in generale – nel mondo occidentale si utilizza il calendario gregoriano, in Iran viene usato il calendario persiano, differente per concetto e precisione rispetto ai principali sistemi in uso nelle altre grandi civiltà.

I persiani furono tra i primi ad adottare un calendario solare, preferendolo a quello lunare usato da altri popoli. La sua origine è preislamica e fu studiato da un gruppo di astronomi e scienziati nell’XI secolo come revisione di un più antico metodo di misurazione.
Da allora vi sono state apportate alcune modifiche, in particolare durante il regno di Jalāl ad-Din Malik Shah Seljuqi, da cui ebbe origine la denominazione di “calendario di Jalāl”.
L'attuale sistema è utilizzato in Iran dal 1925 e in Afghanistan dal 1957, anche se per un breve periodo (tra il 1999 e il 2002) l'Afghanistan ha utilizzato il calendario islamico.

Seppure poco diffuso, il calendario persiano è più preciso di quello gregoriano, il quale accumula un errore di un giorno ogni 3.226 anni; quello persiano, infatti, deve essere corretto solo ogni 141.000 anni. A titolo puramente informativo e senza scendere troppo nel dettaglio dei calcoli matematici, è utile sapere che su un ciclo di riferimento di 2820 anni, questo modello conta 683 anni bisestili, per una lunghezza media dell’anno solare di 365,24220 giorni, con un’approssimazione più precisa rispetto all’anno tropico sancita dal criterio gregoriano.
Come il calendario islamico (comunque utilizzato in Iran quale riferimento per le festività religiose), anche quello persiano conta gli anni a partire dall’Egira, la migrazione di Maometto dalla Mecca a Medina. L’equinozio di primavera del 622 d.C. è dunque il momento di riferimento per l’anno persiano (AP), ma il conteggio rispetto a quello islamico differisce perché quest’ultimo si basa sull’anno lunare.

Il calendario persiano è costituito da 365 giorni suddivisi su 12 mesi, ma la loro durata è diversa rispetto a quella del gregoriano.
I primi sei mesi, infatti, hanno 31 giorni ciascuno, i successivi cinque mesi hanno 30 giorni ciascuno e l’ultimo mese ne ha solo 29 (oppure 30 nel caso degli anni bisestili, calcolati secondo un complesso sistema di intercalazione basato sull’osservazione dell’equinozio di primavera).

 

 

Quando è il capodanno persiano?

Il nuovo anno inizia proprio con l’equinozio di primavera che, in quanto fenomeno naturale, è soggetto a variazioni.
Il capodanno persiano è chiamato Nowruz e coincide con il 1° giorno di Favardin, che si può verificare il 20, 21 o 22 marzo. Si tratta della ricorrenza più importante dell'anno in Iran, nella quale si celebra il ritorno della primavera e si fa festa in tutto il Paese.
Nel calcolo del capodanno occorre considerare che se l'equinozio astronomico cade prima di mezzogiorno (orario di Teheran), allora quel giorno è il primo del nuovo anno; viceversa, se l'istante dell’equinozio cade dopo mezzogiorno, sarà il giorno seguente il primo del nuovo anno.

 

Quali sono i mesi del calendario persiano?

  1. Farvardin (31 giorni)
  2. Ordibehešt (31 giorni)
  3. Xordād (31 giorni)
  4. Tir (31 giorni)
  5. Mordād-Amordād (31 giorni)
  6. Šahrivar (31 giorni)
  7. Mehr (30 giorni)
  8. Ābān (30 giorni)
  9. Āzar (30 giorni)
  10. Day (30 giorni)
  11. Bahman (30 giorni)
  12. Esfand (29 giorni / 30 giorni negli anni bisestili).

 

Quali sono i giorni della settimana del calendario persiano?

Yekshanbeh (Domenica)
Doshanbeh (Lunedi)
Seshhanbeh (Martedì)
Chaharshanbeh (Mercoledì)
Panjshanbeh (Giovedi)
Jomeh (Venerdì)
Shanbeh (Sabato).

 

Utilizzo al di fuori dell’India

Il calendario Saka, la cui essenza racchiude un insieme di tradizioni indiane, è osservato anche dai fedeli indù a Java e a Bali (Indonesia) e in altri Paesi del Sud-Est Asiatico.

 

In quale anno persiano siamo?

L’anno persiano inizia e finisce sempre a marzo, in occasione dell’equinozio.
Dall’equinozio di primavera 2020 all’equinozio di primavera 2021 d.C.=> 1399 AP
Dall’equinozio di primavera 2021 all’equinozio di primavera 2022 d.C. => 1400 AP
Dall’equinozio di primavera 2022 all’equinozio di primavera 2023 d.C. => 1401 AP
Dall’equinozio di primavera 2023 all’equinozio di primavera 2024 d.C. => 1402 AP
Dall’equinozio di primavera 2024 all’equinozio di primavera 2025 d.C. => 1403 AP.